Karate Team Isernia

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FOLKLORE E ARTIGIANATO Isernia e provincia - Capracotta, la Pezzata

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Indice
FOLKLORE E ARTIGIANATO Isernia e provincia
Il tombolo di Isernia
Isernia, Processione del Venerdì Santo
Isernia, Le Fiere
Isernia, Le Cipolle e la Legenda
Il Settembre Isernino
Eddie Lang Jazz Festival
Staffoli. la Corsalonga
Le Campane di Agnone
Agnone, la 'Ndocciata
Le Zampogne di Scapoli
I Coltelli di Frosolone
Capracotta, la Pezzata
Castelnuovo, Gl' Cierv
La Pietra di Pescopennataro
Le ceramiche di Pescolanciano
La Giornata del Pastore
Filignano con il suo Canto
Pescolanciano, La Sfilata dei Covoni
Il Carnevale dei 12 mesi
Vastogirardi, Il Volo dell'Angelo
Tutte le pagine
 

La Pezzata, vale a dire la sagra della pecora bollita con erbe aromatiche e dell’agnello alla brace, è l’emblema della tradizione pastorale di Capracotta e dell’alto Molise; essa si tiene annualmente la prima domenica di agosto nella splendida cornice del pianoro di Prato Gentile.
L'origine di questa pietanza risale ai giorni in cui la transumanza tra le montagne dell'Alto Molise ed il tavoliere delle Puglie era pratica comune.
Accadeva talvolta che nel guadare un fiume o nell'attraversare un punto più impervio, qualche animale si azzoppasse e non fosse più in grado di proseguire il viaggio. Diventava irrimediabilmente allora la cena dei pastori che potevano cucinarlo, dopo averlo "depezzato", con le poche cose disponibili ad una carovana in viaggio.
La Pezzata da piatto semplice e “di emergenza”, a partire dagli anni '60  - quando l'Amministrazione Comunale di Capracotta pensò di organizzare una sagra che potesse far conoscere a tutto il Molise ed anche oltre, un piatto tipico capracottese la cui ricetta rispecchiava le radici e le origini di quel popolo di pastori – è divenuta una prelibatezza per buongustai.
Ingrediente fondamentale è ovviamente la carne di pecora che acquista il suo gusto particolare grazie ai pascoli d'altura quantitativamente meno ricchi dei corrispondenti di pianura, ma qualitativamente molto più nutrienti. La carne viene cotta in grandi paioli riempiti d'acqua e la prima operazione da eseguire è la "schiumatura", ovvero l'eliminazione del grasso in eccesso venuto a galla a seguito della cottura, successivamente si aggiunge sale e qualche patata (anche con la buccia) che continua ad assorbire il grasso rilasciato durante la lunga cottura (almeno 4 ore) e qualche pomodoro per dare colore al brodo senza renderlo, però, troppo rosso.
Questa è la ricetta base. Variazioni sul tema contemplano l'aggiunta di altri odori come sedano, carote, cipolle e un pizzico di peperoncino.



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